Ogni giorno con il nostro lavoro
ci prendiamo cura
di luoghi e persone.

Il sistema si basa sulla presenza di contenitori stradali, dedicati alle diverse raccolte.

Nel territorio servito sono presenti differenti tipologie di cassonetti che diversificano le modalità di conferimento e di raccolta.
La raccolta stradale è effettuata attraverso:

• contenitori stradali, posizionati su aree pubbliche ed identificati per tipologia di materiale
• contenitori interrati, posizionati a scomparsa nei centri storici per migliorare il decoro urbano

La percentuale di raccolta differenziata raggiunta mediamente con i sistemi stradali si attesta intorno al 60%.

Abbiamo scelto di adottare sistemi di tracciatura, che consentono la registrazione di ogni conferimento effettuato dall’utente, permettendo interventi personalizzati e l’introduzione, nei regolamenti comunali, di criteri premianti per i cittadini virtuosi.

Il sistema di riconoscimento, applicabile ai diversi modelli di raccolta, determina e consolida nel tempo una più alta responsabilizzazione dei cittadini/utenti nell’attività di separazione dei rifiuti.

Nell’anno 2018 la percentuale di raccolta differenziata è stata del 60,42% (ex D.R.G.T. 1272/2016), con un incremento del + 1,13% rispetto all’anno precedente.

La crescita della raccolta differenziata tra il 2017 ed il 2018 è conseguenza delle dinamiche di graduale trasformazione della modalità di raccolta verso modelli che favoriscono il successivo riciclo, attraverso l’adozione di sistemi di tracciatura dell’utenza.

Alia Servizi Ambientali è tra i Soci della Fondazione Angeli del Bello, la Onlus, nata nel 2010, che ha come finalità principale quella di coordinare l’attività di molti cittadini che, in forma singola o associata, si sono iscritti per dare un contributo fattivo al recupero della bellezza, alla cura ed al decoro degli spazi pubblici.

Nel 2018 viene lanciato il progetto "Angioletti del Bello", dedicato ai più piccoli che, attraverso giochi di vario tipo, sono stimolati alla cura dell’ambiente ed al decoro. Con "CamminPulendo", invece, le passeggiate organizzate in città sono unite ad attività di micro pulizia e di sensibilità ambientale.

Alcune iniziative di pulizia e decoro nascono direttamente dalla richiesta dei cittadini; altre sono promosse dai volontari o sollecitate dalle istituzioni del territorio.

L’azione della Onlus si è fatta riconoscere nei territori vicini a Firenze e in quelli lontani, da nord a sud d’Italia. Sono nati nuovi gruppi di volontari a Figline e Incisa Valdarno, Pontassieve, Montecatini Terme, Bagno a Ripoli, Borgo San Lorenzo, Empoli, Lastra a Signa ecc. Dopo Verona, in cui il gruppo degli Angeli è nato nel corso del 2016, anche altre città sia del nord che del sud Italia hanno voluto conoscere l’esperienza degli Angeli e provare a replicarla. La Fondazione ha un vero e proprio Programma di Affiliazione e mette a disposizione la sua esperienza.

Gli Angeli hanno stabilito una collaborazione con il Tribunale di Firenze: la Fondazione è stata individuata come soggetto in grado di coordinare persone che possono usufruire di pene alternative e/o lavori socialmente utili. È stato anche siglato un accordo con l’Ufficio per l’Esecuzione Penale Esterna, la ASL e il SerT.

La Fondazione collabora anche con diverse organizzazioni impegnate nell’accoglienza dei richiedenti asilo in città. La collaborazione, iniziata in maniera sperimentale nell’estate del 2015, si è via via sempre più strutturata con una partecipazione stabile alle diverse attività promosse dagli Angeli del Bello.

Bio2energy è il primo progetto, a livello internazionale, che permette la creazione di biometano e bioidrogeno da scarti organici, gestendo sinergicamente i rifiuti (nello specifico la frazione organica) provenienti dalla raccolta differenziata ed i fanghi di depurazione civile, frutto dell’azione di recupero di materia che avviene negli impianti.
La produzione di biocarburanti in scala industriale permette di recuperare gli scarti termici e riutilizzarli nel processo, aumentandone l’efficienza energetica complessiva e riducendone l’impatto ambientale. Il biometano ottenuto, al pari del gas naturale, può essere utilizzato come biocarburante, con produzione di emissioni dirette di CO₂ del 20% in meno rispetto alla benzina e il 5% in meno rispetto al gasolio.
Peculiarità del progetto è la replicabilità negli impianti toscani di depurazione già attivi e, quindi, la loro riqualificazione in produzioni innovative.

Il progetto FAR FAS 2014, finanziato con il contributo dell’accordo di programma MIUR – Regione Toscana DGRT 1208/2012, per sostenere la ricerca in materia di nuove tecnologie, rappresenta un caso di studio in merito al partenariato creatosi nel percorso, tra imprese piccole e grandi (SEA Risorse SpA, Alia SpA, Cavalzani Inox Srl) ed Università (DIEF Dip. Ingegneria Industriale, PIN Polo Universitario Città di Prato, CNR/ICCOM).

Il progetto di ricerca TAAB (Trasferimento tecnologico di processi avanzati di digestione anaerobica nell’ottica del Biorefinery concept) ha come obiettivo principale quello di sviluppare la filiera di trattamento della frazione organica da raccolta differenziata, nell’ottica della progettazione di impianti di digestione anaerobica (DA) di nuova generazione ossia unità avanzate di bioraffinazione in Toscana.
In particolare, è stato commissionato dalle aziende Alia S.p.A. e Belvedere S.p.A. e vede come supporto scientifico il lavoro congiunto del Dipartimento di Ingegneria Industriale (DIEF-UNIFI) dell’Università degli Studi di Firenze e dal Dipartimento di Ingegneria dell’Energia, dei Sistemi, del Territorio e delle Costruzioni (DESTEC-UNIPI) dell’Università di Pisa.

Il progetto MIC ovvero acronimo di “Miglioramento Impianti Compostaggio” avviato a marzo 2018 in collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università degli Studi di Firenze, interesserà progressivamente tutti gli impianti di compostaggio in gestione Alia e permetterà di:

• identificare la migliore miscela stagionale tra FORSU (frazione organica solida urbana) e materiale strutturante – rifiuti verdi CER 20 02 01 da avviare a trattamento;
• modificare i parametri di processo, nell’intervento di quanto previsto dalle BAT e dalla specifica tecnologia di compostaggio adottata presso ogni impianti;
• individuare un protocollo analitico, da condividere poi con gli Enti di controllo, circa le modalità di campionamento del materiale organico in uscita dai processi di compostaggio.

Ad oggi siamo nella fase di sviluppo del processo, quindi operativa, con i primi campionamenti avvenuti nel mese di maggio 2019.

DIGESTORE DI CASA SARTORI - MONTESPERTOLI
In dicembre 2018 è stato presentato il progetto preliminare per la realizzazione di una nuova sezione di digestione anaerobica per il trattamento dei rifiuti organici che andrà ad efficientare l’attuale impianto di compostaggio di Casa Sartori.
La digestione anaerobica è un processo biologico naturale, per mezzo del quale, in carenza di ossigeno, la sostanza organica viene trasformata in biogas.
L’impianto, oltre al compost di alta qualità utilizzato come fertilizzante in agricoltura, produrrà appunto il biometano, biocarburante pulito e completamente rinnovabile. Tutta la procedura avverrà al chiuso, in ambiente sigillato, senza quindi produrre emissioni in atmosfera. Il progetto prevede l’immissione del biometano nella rete nazionale Snam Gas tramite il punto di consegna posto sulla strada provinciale Valdorme. Il materiale “digestato” prodotto durante la fase anaerobica che ha dato origine al biogas, miscelato con sfalci e potature, viene avviato alla fase di compostaggio per dare vita al compost.
Una volta completato l’adeguamento, sarà il più grande in Italia con questo tipo di tecnologia; avrà una capacità di trattamento di 165mila tonnellate all’anno di rifiuti organici e biodegrabili, produrrà oltre 25mila tonnellate di compost; circa 11 milioni Nm³/anno di biometano aventi una potenziale energia di 100 milioni di kWh/anno.

DIGESTORE ALIA-BELVEDERE
All’interno del polo impiantistico della società Belvedere sorgerà, entro il 2021, il nuovo impianto di biometano per il recupero della frazione organica (scarti da cucine e mense), comprensiva di residuo verde (sfalci e potature), con produzione di biometano e compost di qualità.
Il progetto è realizzato da Albe, la società nata con lo scopo di gestire impianti per il trattamento di rifiuti solidi urbani e speciali, costituita ad aprile 2018 e partecipata al 50% da Alia S.p.A. ed al 50% da Belvedere S.p.A. Il nuovo impianto, che sarà in grado di gestire 105.000 tonnellate di rifiuti, rappresenta un’applicazione pratica della "Bioeconomia": permetterà, con un processo biologico, di produrre biofertilizzanti (compost) e biocarburante (metano) da fonti rinnovabili. Lo sviluppo del progetto nasce dal fabbisogno impiantistico toscano, già evidente nelle aree dell’ATO Costa e nell’ATO Toscana Centro dove la crescente percentuale di raccolte differenziate necessita di strutture di recupero dei rifiuti raccolti.